Se cannabis e stimolanti in particolare, continuano ad essere le droghe più richieste sul mercato illecito, nuove sostanze e farmaci pericolosi, acquistabili anche on line, rappresentano egualmente prodotti particolarmente richiesti da quanti hanno problemi di droga. Con la cannabis, poi, che, a livello europeo, rappresenta ancora la quota più ampia di mercato delle sostanze illecite, con in testa il nostro paese, insieme alla Francia e alla Spagna (“Relazione europea sulla droga -2016” a cura dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze- EMCDDA), si sta assistendo ad una ripresa del consumo di ecstasy (mdma, 3,4-metilendiossimetamfetamina) tornato ad essere uno “..stimolante comunemente apprezzato dai giovani..”. Il mercato, d’altronde, è particolarmente “stimolante” offrendo una molteplicità di prodotti ( disponibili in polveri, cristalli, pillole)  luccicanti con loghi, forme e colori diversi, prontamente disponibili on line e “personalizzabili” su ordinazione.  Un’abile strategia commerciale che sta dando i risultati prefissati visto che l’mdma si è andato diffondendo sia tra i consumatori abituali che tra le nuove generazioni di giovani. Basti pensare alle stime riportate nella suindicata relazione dell’EMCDDA ( l’analisi generale riguarda il 2014) che valuta in 2,5milioni gli adulti ( fascia di età 15/64 anni) che hanno assunto mdma nell’ultimo anno e in 2,1 milioni i consumatori giovani adulti ( età tra i 15 e i 34 anni). In Italia, quest’anno, al 15 ottobre, le forze di polizia hanno già sequestrato oltre12mila pasticche di ecstasy di cui 7.501 a Roma ( il più consistente quantitativo), 1.908 a Genova, 599 a Verona e 400 a Macerata. In alcuni casi di sequestri negli anni passati (in Svizzera), sono state trovate pasticche di ecstasy ( denominate Armani) che contenevano TFMPP (trifluorometil)fenil)piperazina, una droga che fa effetto più lentamente, anziché mdma. L’mdma, nell’anno passato, è stato lo stimolante più comunemente sequestrato in Romania e in Turchia (3,6milioni di compresse solo in quest’ultimo paese). In Europa, come segnala l’EMCDDA, gran parte della metamfetamina è prodotta nella Repubblica Ceca (e nei paesi vicini), nei Paesi Bassi, in Lituania e, più recentemente, sono stati individuati diversi laboratori per la produzione anche in Bulgaria.

 Se le pasticche di ecstasy diventano molto pericolose per la salute umana, oltre i 120 milligrammi di mdma si possono avere attacchi epilettici (in alcune circostanze sono state rilevati quantità consistenti di mdma, tra i 143 e i 151 milligrammi), ecco che il mercato on line offre un campionario ricco di prodotti stimolanti, che danno comunque “energia”. Come le capsule di Coko-N, pubblicizzate come “legal cocaine herbal highs”, indicate particolarmente nei rave parties per “socializzare”, essere “euforici” per tutta la notte, eccitanti più dell’ecstasy, ma meno pericolose ( come recita la falsa pubblicità!). Se, poi, si vuole assumere, anche per un lungo periodo, un sostituto delle amfetamine, ecco la nuova generazione di pillole TNT, reclamizzate come prodotto energetico o le XTZ che hanno gli stessi effetti dell’ecstasy ma senza problemi per la salute (” a better option than ecstasy”, recita la reclame). Non mancano i sostituti degli allucinogeni, come Space Trips, capsule che “garantiscono” un “viaggio sulla luna e ritorno”, pubblicizzati come migliori dell’acido lisergico (Lsd). Ci sono, poi, le cosiddette “bevande energetiche” che, nonostante siano analcoliche, contengono spesso sostanze stimolanti e vengono abbinate all’abuso di alcol con tutte le intuibili conseguenze negative per la salute (ubriachezze, in diverse circostanze vi sono stati episodi gravissimi di etilismo acuto).

Lo “sballo” generale , dunque, va avanti con una serie di sostanze più ampia rispetto agli anni passati che coinvolge un numero sempre più grande della popolazione che tende ad assumere una varietà di droghe.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).