Quello che colpisce di più nell’attività nazionale di contrasto al narcotraffico in questo breve scorcio del 2016 è il sequestro di quasi 900kg di cocaina nel solo mese di gennaio di cui 707kg nella provincia di Reggio Calabria e di questi ben 540kg in una sola operazione, nel porto di Gioia Tauro. Erano contenuti all’interno di un container proveniente dal Brasile e diretto a Ravenna. Il porto calabrese, ambito privilegiato e ben controllato dalla ‘ndrangheta, aveva già registrato in passato (ottobre 2011) l’ingente sequestro di 569kg di cocaina sempre nel “solito” container proveniente da Panama dopo aver fatto scalo in Ecuador. La cocaina sequestrata nel 2016 è parte delle 2,8ton di stupefacenti complessivamente sequestrati ( dato non stabilizzato) dalle nostre forze di polizia e dalle dogane (come rileva la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga nel consueto, puntuale punto di situazione mensile). Hashish e marijuana, rispettivamente con 831kg e 734kg, rappresentano sempre la quota preponderante nel commercio delle droghe, mentre l’eroina, con poco più di 8 kg sequestrati, è nella parte bassa della provvisoria classifica mensile. Dopo Reggio Calabria, la provincia in cui si è avuto il maggior quantitativo di sequestri complessivi di stupefacenti è stata Brindisi con 459kg seguita da Genova (314kg) e Varese ( 260kg). Non mancano, naturalmente, le droghe sintetiche con 530 pasticche di ecstasy e poco più di 1kg di amfetamine in polvere mentre 870 sono state le piantine di cannabis trovate nelle case degli italiani ( Vicenza, Cagliari e Torino nelle prime tre posizioni quanto a sequestri, rispettivamente con 100, 91 e 88 piante). Cinque soltanto le dosi rinvenute di Lsd (tutte a Brescia). Le 1.475  operazioni antidroga del mese (ancora un numero basso rispetto alla media mensile degli anni passati) hanno portato alla denuncia alle varie Procure della Repubblica di 1.931 persone ( 756 stranieri e 59 minori) di cui 1.445 in stato di arresto, 438 in stato di libertà e 8 di irreperibilità.

In Veneto, il primato mensile dei sequestri spetta a Verona con 8,168kg di droghe complessivamente tolte dal mercato, seguita da Padova (6,401kg), Vicenza (1,002kg), Venezia (873grammi), Treviso (346g), Rovigo (127g). A Belluno nessun sequestro.

In attesa di una auspicata revisione delle politiche internazionali antidroga che potrà avvenire in autunno nella preannunciata conferenza dell’ONU, le multinazionali del narcotraffico, nonostante i successi delle varie forze di polizia nazionali e internazionali, appaiono sempre più come la leggendaria Idra dalle mille teste che ricrescono appena tagliate. L’Idra viveva tranquilla, nascosta nella palude di Lerna, così come le varie organizzazioni criminali ben nuotano nei meandri della corruzione, dei rapporti tra economia legale e illegale, delle spregiudicate articolazioni dei flussi finanziari e delle borse mondiali. Per aver ragione del mostro bisognerebbe prosciugare la palude. Impresa impossibile, purtroppo.

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).