08.10.21 – Contengono più zuccheri e per molti non sono che la strada che porta agli analoghi alcolici. Anche per la confezioni, spesso identiche. Birra, vino e persino i distillati 0.0. Le bevande analcoliche stanno diventando sempre più popolari, anche fra i giovani: merito della loro accessibilità e del numero crescente di marchi che si trovano sugli scaffali dei supermercati. 

L’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato come aperitivi digitali e home delivery hanno cambiato il modo di bere degli italiani durante lockdown. Una situazione molto preoccupante per giovanissimi, anziani e donne. Ma ripiegare sulle versioni analcoliche non pare essere una scelta realmente salutare. 

Qualche anno fa, le birre e il vino analcolici erano una rarità. E ciò che era disponibile era piuttosto esecrabile. “Oggi il mercato è in forte espansione e puoi ordinare una pinta di Ipa analcolica con tutta la sua ricca luppolatura, o un bicchiere di merlot dealcolizzato che sa proprio di vino, non di succo d’uva”, scrive la dottoressa Ali Hill, responsabile del corso in Nutrizione umana applicata dell’Università di Solent, su The Conversation.

 

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Foto di Sergey Katyshkin da Pixabay