Non ci sarebbe nulla di “stupefacente” se si accertasse che i terroristi dell’Isis delle stragi di Parigi di novembre erano drogati dalle metamfetamine o da altre sostanze simili, magari potenziate . Così come lo erano gran parte dei soldati della Wermacht ai tempi della Germania nazista. La “pillola magica” di Pervitin, a base di metamfetamina, veniva somministrata regolarmente dai medici militari ai soldati tedeschi per vincere la stanchezza ed esaltare il vigore di “combattenti” senza paura. Così racconta Norman Ohler nel suo libro “Der total Rausch. Drogen im Dritten Reich” (“Lo sballo totale. Droga nel terzo Reich”) edito da Kiepenheuer&Witsch, settembre 2015. Le pasticche di Captagon ( cloridrato di fenetilina) sono in gran voga, da anni, non solo tra i ribelli e i soldati siriani, ma anche in Arabia Saudita, Kuwait, Yemen, Qatar, dove arrivano commerciate, per lo più, da trafficanti libanesi, spesso destinate anche a rendere più piacevoli i festini dei benestanti sauditi. E’ proprio in Libano, all’aeroporto di Beirut, che, alla fine di ottobre c.a. sono state sequestrate, a bordo di un aereo privato di un principe saudita, circa due tonnellate di Captagon, occultate in una trentina di valige. Pare che, tra le montagne nella Valle della Bekaa, l’attività più redditizia sia diventata proprio quella della produzione di pastiche di amfetamine, utilizzando macchinari artigianali e le sostanze chimiche per la produzione, combinando e rimescolando molecole farmaceutiche e cambiando, così, effetti e pericoli della sostanza sintetica confezionata. Hezbollah, l’organizzazione libanese filo iraniana, deterrebbe il monopolio nel commercio delle metamfetamine destinate (non solo) ai paesi del Golfo. E, in Iran, secondo il referente dell’UNODC (Agenzia antidroga delle Nazioni Unite) di Teheran, sono aumentate, negli anni, le richieste di importazione di apparecchiature per confezionare le pasticche, a conferma della esistenza di laboratori clandestini ( in alcuni quartieri nella zona sud della capitale ma anche in altre città) per la produzione di droghe di sintesi. Le sostanze di base usate sono l’efedrina e la pseudo-efedrina e la loro domanda sul mercato interno è notevolmente aumentata, come emerge dai sequestri effettuati dalla polizia iraniana. Si tratta di sostanze destinate normalmente alla produzione di medicinali, che vengono dirottate per produrre designer drug. In Europa, secondo informazioni dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane, nel 2012, tra Germania e Belgio, sono state sequestrate circa 12 tonnellate di metamfetamine provenienti, stavolta, dai paesi dell’Africa Occidentale. Una produzione notevole di prodotti amfetaminici, inoltre, dalla Nigeria, dal Benin , Camerun, Senegal, Costa d’Avorio, Ghana, dove pure si registrano significativi sequestri, si dirige verso i mercati asiatici, in Giappone, Corea, Malesia, Thailandia. Ma non solo. In Turchia, per esempio,i sequestri di Captagon indicano un consumo interno notevole, soprattutto tra i combattenti del partito curdo PKK. Tra il 2013 e il 2014 sono state sequestrate oltre 4.700.000 pillole di Captagon, 200 kg. di metamfetamine e, solo nel 2014, 1.535.000 pasticche di ecstasy. Alcuni giorni fa, poi, la polizia antidroga turca ha sequestrato, al confine con la Siria ben 11milioni di pillole di Captagon. In Cina, poi, la produzione di “crystal meth” ( metamfetamina in cristalli) è andata aumentando in modo esponenziale negli ultimi anni, se si pensa ai sei milioni di pasticche sequestrate nel 2008 e ai cento milioni del 2014 (fonte UNODC 2014). Al confine Usa- Canada i sequestri di pasticche sono passati da 1,9 milioni del 2006, ai 3,9 del 2010, ai 4,5 milioni del 2014. Quest’anno, agli inizi di ottobre, siamo già a oltre 3,5 milioni di pillole e il dato non è consolidato. In casa nostra, poi, a metà novembre, i sequestri di ecstasy (metilendiossimetamfetamina) e di amfetaminici, su tutto il territorio nazionale, sono stati di oltre 21mila pasticche, di cui 18mila intercettate in una sola operazione alla fine di ottobre u.s. a Lambrate (Milano). Tanto per avere un termine di paragone, in Italia, nel decennio 2005/2014, le forze di polizia hanno tolto dal mercato illegale 1.161.830 pasticche e 530kg di amfetamine in polvere. Va anche detto che nel corso di indagini antidroga, svolte in Italia, son state sequestrate metamfetamine (chiamate anche Ice) provenienti dall’Iran il cui prezzo, tre euro al grammo, è assolutamente concorrenziale sul mercato europeo.

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).