Save the Date: 14 – 16 Novembre 2018 – Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare (Salerno)

Da alcuni anni i professionisti che operano nell’ambito della cura delle patologie da dipendenza hanno manifestato l’esigenza di intraprendere un percorso formativo che fosse realmente rappresentativo dei loro bisogni operativi e gestionali e dove la loro partecipazione diretta e attiva rappresentasse il vero elemento portante di una crescita culturale condivisa e concretamente aderente alle loro necessità quotidiane.
L’evoluzione dei consumi di sostanze stupefacenti e di alcol soprattutto negli adolescenti, l’incremento delle dipendenze comportamentali senza sostanza, lo sviluppo dell’uso degli oppioidi nelle terapie del dolore e l’introduzione di nuovi farmaci per la cura delle tossicodipendenze da sostanze e per la terapia delle patologie infettive a loro correlate con particolare riguardo all’infezione da HCV, pone i clinici di settore di fronte a nuove sfide clinico-assistenziali che ci impongono di fornire, agli specialisti delle patologie da dipendenza, tutti gli strumenti innovativi che permettano loro di far fronte alle differenti esigenze diagnostiche e terapeutiche che tali condizioni producono.
Razionale generale di questo congresso sarà quello di confrontarsi attorno alle più aggiornate evidenze scientifiche e cliniche utilizzabili nella prevenzione, diagnosi e cura dei comportamenti additivi.
Nello specifico questo congresso sarà l’occasione per proporre un nuovo PDTA per la prevenzione del rischio di dipendenza complessa nei pazienti vulnerabili agli effetti gratificanti di una terapia antalgica a base di oppiacei, condiviso con i terapisti del dolore, e per promuovere gli specialisti del¬la cura dell’addiction quali professionisti di riferimento. Nell’ambito di questo congresso saranno affrontarti e condivisi argomenti riguardanti attualmente la cura dell’epatite C nei consumatori di sostanze stupefacenti e nelle popolazioni speciali. Sarà, quindi, l’occasione per presentare i migliori percorsi diagnostico-terapeutici, condivisi a livello italiano tra tutti i Servizi per le Dipendenze, per superare le barriere che limitano l’accesso alle nuove terapie con i DAAs per l’eradicazione dell’HCV e per sviluppare algoritmi per una più produttiva presa in carico del consumatore di sostanze HCV positivo, con l’obiettivo di migliorare e rendere efficace la collaborazione fra specialisti delle dipendenze, epatologi ed infettivologi e di sviluppare modelli di diagnosi e cura integrati tra di loro.
Questo congresso sarà anche l’occasione per presentare nuove raccomandazioni sull’uso delle terapie agoniste utilizzabili per la cura della dipendenza da eroina, anche in carcere, e per la prevenzione dell’overdose da oppiacei attraverso presidi terapeutici innovativi. Deficit cognitivo e depressione sono compromissioni della funzionalità neuropsichica che spesso compaiono nei pazienti affetti da patologie da dipendenza. La depressione, in particolar modo è una patologia ai vertici della classifica delle malattie più diffuse con circa 33 milioni di casi in Europa, con prospettive in crescita fino a raggiungere, entro il 2030 secondo le stime dell’OMS, il primo posto fra le patologie croniche. Eppure solo pochi pazienti iniziano una terapia specifica di supporto in tal senso o la iniziano con un grave ritardo sulla comparsa dei sintomi. Una lettura specifica su tale argomento affronterà le tematiche inerenti l’utilizzazione di antidepressivi di nuova generazione in pazienti “addicted”.
In Italia, così come nel resto dell’Europa, i consumi delle droghe “tradizionali” è rimasto pressoché stabile mentre, quello collegato alle nuove sostanze psicoattive, è aumenta¬to esponenzialmente. Accanto a questo fenomeno assistiamo ad un incremento della esecuzione di atti sessuali non protetti, soprattutto tra gli adolescenti, con lo scopo di amplificare le sensazioni da questi derivanti. Tali combinazioni di pratiche sta producen¬do un innalzamento del rischio di diffusione delle malattie sessualmente trasmesse, con un particolare riferimento al virus dell’HIV. Il III Congresso Nazionale S.I.Pa.D. sarà l’occasione per medici tossicologi, psichiatri, psicologi e infettivologi, per affrontare le tematiche correlate alle nuove tecniche di riduzione del danno e della cura delle malattie sessualmente trasmesse e di lanciare, all’interno di questi specifici contesti, delle iniziative formative specifiche.
L’incremento dell’abitudine al consumo di bevande alcoliche rappresenta un fenomeno emblematico del mutato universo femminile e tale condizione ha contribuito a livellare le differenze di genere e ha proposto nuovi modelli di vita sociale, fa¬miliare e lavorativa. La prevalente vulnerabilità fisio-patologica delle donne agli effetti stupefacenti dell’alcol, ha reso indubbiamente fondamentale la necessità di discutere, all’interno di questo congresso, attorno alle più recenti iniziative di informazione, prevenzione, promozione del¬la salute e trattamento della dipendenza da alcol da rivolgere al genere femminile. Infine, il III Congresso Nazionale S.I.Pa.D. sarà anche l’occasione per confrontarsi at¬torno alle più aggiornate evidenze scientifiche e cliniche utilizzabili attualmente per la psicodiagnosi nell’ambito delle patologie da dipendenza, con l’obiettivo di migliorare e rendere efficace la collaborazione fra opera¬tori sanitari di settore e di sviluppare modelli di diagnosi e cura integrati tra di loro.

 


 

 


 

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