Da secoli è oramai certo che l’uomo utilizza sostanze per modificare il proprio stato d’animo. Queste sono solitamente chiamate droghe. Le droghe sono definite come sostanze che modificano il comportamento, i processi cognitivi e addirittura le emozioni. Quello che veramente vanno a fare è alterare le reazioni biochimiche che di solito avvengono nel sistema nervoso. Le droghe sono usate anche a scopo terapeutico, ad esempio l’eroina, è molto efficace nella terapia del dolore per i pazienti terminali, oppure la metanfetamina può curare i sintomi dei disturbi da deficit dell’attenzione e iperattività.

I poteri benefici delle droghe sono usate a scopo terapeutico se assunte in determinate quantità, infatti se queste vengono assunte in quantità non controllate per fini ricreativi generano problemi di varia natura come la dipendenza e di conseguenza problemi psicologici che possono sfociare in quelli psichiatrici e trasversalmente problemi economici e legali.

Ma le droghe, come agiscono sul nostro sistema nervoso?

Premettiamo che: pensieri, emozioni e comportamento sono il risultato di processi biochimici ed elettrochimici che avvengono nei neuroni. Le droghe vanno a modificare tutte queste reazioni.

I neuroni sono connessi tra loro formando le sinapsi che possono essere di due tipi: elettriche o chimiche. Quelle chimiche sono le più diffuse nell’uomo. Le sinapsi comunicano tramite il rilascio di sostanze chiamate neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori in base al loro rilascio possono essere eccitatori o inibitori ed indurre effetti diversi a seconda del recettore che vanno ad incontrare. Quando si assumono droghe, esse si comportano come dei sostituti dei neurotrasmettitori inducendo però i neuroni a comportarsi in modo del tutto inaspettato.

Spieghiamolo più concretamente. Tra le droghe psicostimolanti in circolazione da sempre la più famosa è la cocaina. Essa viene sintetizzata a partire dalla pianta erythroxylum coca. La cocaina funziona disabilitando temporaneamente i trasportatori della Dopamina(neurotrasmettitore) impedendone il recupero (re-uptake). In termini semplici impedisce alla dopamina di esaurire i suoi effetti e ciò tende a creare disinibizione motoria, avendo effetti come aumento delle percezioni, infaticabilità, euforia, incremento della libido . Questa droga agendo su un meccanismo specifico del sistema nervoso ed in particolare sulla dopamina induce il corpo a comportarsi in un determinato modo.

In generale gli effetti di una droga dipendono anche dalla via di somministrazione e dall’assorbimento che decreta a sua volta la durata dell’effetto. Negli anni settanta ad esempio l’eroina che fa parte delle droghe allucinogene veniva somministrata per via endovenosa, oggi per lo più le droghe sono somministrate per via intranasale e per inalazione, oppure per via orale tramite pasticche.

 

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