25.08.21 – Nel 2020 le vittime di Covid-19 negli Stati Uniti hanno superato le 375.000 unità ma 93000 morti per overdose sono state praticamente un record.  

Secondo un’analisi del New York Times, le differenze si assottigliano ragionando in termini di anni di vita persi con circa 3,5 milioni di anni di vita persi nel 2020 per i decessi da overdose a confronto dei circa 5,5 milioni di anni di vita persi a causa del Coronavirus nello stesso periodo.

Le relazioni di causalità fra le due epidemie sono evidenti. L’interruzione o la riduzione dei servizi resi dalle strutture di assistenza e trattamento anche a seguito della concentrazione delle risorse sui servizi Covid, l’aumento dell’isolamento sociale che ha favorito il consumo solitario di sostanze limitando la possibilità del soccorso in caso di overdose, la crisi economica sono tutti fattori legati al Covid-19 che hanno esasperato una crisi tutt’altro che risolta con la nuova variante Delta che dilaga.

Negli Stati Uniti l’aumento dei decessi negli ultimi anni è stato in parte attribuito alla rapida diffusione sul mercato del Fentanyl illegale e dei suoi corrispettivi spesso usati in associazione all’eroina piuttosto che alle metanfetamine, cocaina o altri stimolanti. Quando il Fentanyl viene usato per adulterare altre droghe aumenta la letalità e, nel caso degli stimolanti, ciò è particolarmente. Infatti chi li usa non sviluppa alcuna tolleranza agli oppioidi e si trova ad altissimo rischio di overdose durante l’assunzione, più o meno consapevole, di Fentanyl.

 

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Foto di Steve Buissinne da Pixabay