Il progetto “TreatNet II”, è il manifesto di punta di UNODC. Si tratta di un programma sul trattamento della tossicodipendenza, basato su prove scientifiche, che mira a promuovere l’accesso alle cure di detossificazione e mantenimento effettuate presso i servizi di riabilitazione di tutto il mondo.
Attraverso questo progetto UNODC ha dedicato gran parte dei suoi sforzi di assistenza tecnica affinché i disturbi da uso di sostanze siano finalmente riconosciuti ovunque come una malattia multifattoriale che colpisce il cervello e la mente, spesso seguendo il corso di una malattia cronica e recidivante.
Attraverso questo Progetto, l’UNODC si è rivelato un “partecipante attivo” agli incontri con gli stakeholders di vari Paesi, al fine di illustrare lo scenario nel quale collocare tutte le iniziative rivolte alla riduzione della domanda di droga, le sfide emergenti, le opportunità e i piani su cui fondare potenzialmente una nuova cooperazione a livello mondiale.
A questo proposito, l’obiettivo della consultazione scientifica degli esperti invitati in questi tre giorni, si fonda essenzialmente sulla scelta dei migliori approcci da attuare per avviare un’efficace prevenzione universale dei consumi di droga e per scegliere, secondo le più recenti evidenze, i trattamenti più idonei alla cura delle dipendenze patologiche da uso di sostanze stupefacenti, promuovendo la migliore comprensione scientifica degli interventi “evidence-based” da realizzare e per sostenere gli Stati membri nello sviluppo di politiche, strategie e metodi basati su rigorose prove validate.
La consultazione integrerà il lavoro fatto da UNODC e dall’OMS in collaborazione con gli Stati membri per attuare interventi di prevenzione dell’uso di droga, per la cura degli stati di tossicodipendenza e per la riabilitazione socio-sanitaria dei soggetti coinvolti, in un processo d’interventi che s’integrano in un approccio globale di salute pubblica e per offrire alla popolazione colpita niente di meno che i più elevati standard di cura disponibili in questo momento.

Dott. Claudio Leonardi
UNODC Member