La crociata contro il fumo in America, dunque, non si ferma. Stavolta, come scrive il New York Times, lo Stato vuole di impedire il fumo non solo negli spazi comuni e negli uffici, ma anche negli appartamenti. Se dovesse passare la misura interesserebbe oltre un milione di famiglie. Gli inquilini sono già sul piede di guerra: non possono venirci a controllare quello che facciamo tra le mura di casa. “Quello che faccio nel mio appartamento dovrebbe essere un problema mia, fintanto che pago l’affitto”, dice al Nyt Gary Smith, 47 anni, sigaretta in mano, seduto davanti alla porta di un edificio popolare di Brooklyn.

A premere per fissare regole più restrittive è il governo federale, che dice di agire per proteggere i residenti dal fumo passivo, che può passare sotto le porte e penetrare negli alloggi. Inoltre si parla dell’esigenza di ridurre gli incendi e i costi di manutenzione degli edifici. A New York alcuni condomini di lusso hanno già vietato il fumo. Ma diverse agenzie di edilizia residenziale pubblica stanno lottando per mantenere la giurisdizione sulle loro proprietà e far rispettare le norme esistenti.

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