Prosegue, senza sosta, l’azione antidroga delle nostre forze di polizia con risultati sicuramente apprezzabili da un punto di vista squisitamente tecnico-operativo ma decisamente insufficienti per un fenomeno che è sostanzialmente incontrollabile ( come, del resto, in quasi tutti i paesi che hanno tale problema). E’ sempre la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, organismo interforze di elevato profilo professionale, a fornirci il punto di situazione mensile sulle attività di repressione al traffico/spaccio svolta dai reparti territoriali delle tre forze di polizia ( e dalle dogane) con il contributo, spesso rilevante, anche degli esperti della sicurezza italiani dislocati, da anni, a rotazione, in diversi paesi di interesse strategico per il narcotraffico internazionale. Anche a maggio, le 1.929 operazioni antidroga condotte si aggiungono a quelle dei mesi passati per un totale di 9.051 nel 2017, mantenendo così una media giornaliera di sessanta attività di repressione. I 54.811 kg di stupefacenti complessivamente sequestrati nell’anno in corso sono costituiti in gran parte da marijuana (42,5ton) e da hashish (oltre 9,5 ton). Da annotare che anche a maggio i maggiori carichi di marijuana intercettati (4.467kg sul totale nazionale di 5.192kg), sono avvenuti nelle zone portuali e costiere delle quattro province pugliesi di Bari, Brindisi, Lecce, Barletta/Andria/Trani, approdi “prediletti” dalla criminalità albanese in affari con la criminalità organizzata locale.

Il Canale d’Otranto, dunque, si conferma una straordinaria rotta di importazione di questo stupefacente. Tiene bene anche il mercato dell’eroina e della cocaina tenuto conto dei sequestri mensili  più consistenti di questi primi cinque mesi del 2017, rispettivamente 158,925kg ( di cui ben 130kg solo a Brescia) e 609,877kg ( di cui, come al solito, la maggior parte, 310kg,  a Reggio Calabria). Sono salite a 47.342 le piante di cannabis sequestrate nell’anno (33.223 solo a maggio di cui ben 20mila nella provincia di Reggio Calabria, 7.500 a Siracusa e 1.277 a Padova) in oltre cinquanta province. Sul totale di 11.654 persone denunciate alle varie Procure della Repubblica ( di cui 9.772 in stato di arresto in flagranza di delitto), 4.569 sono risultati stranieri e 469 minori. Le piazze dello spaccio, quasi dappertutto,sono nelle mani degli stranieri come dato consolidato. Gli episodi che li vedono coinvolti sono numerosi, ogni giorno. A partire da Milano dove, nella zona della Stazione Centrale, si spacciano non solo le droghe tradizionali e sintetiche ma anche quelle a prezzi stracciati come le pillole di Rivotril, un antidepressivo a base di benzodiazepine, vendute a cinque euro, trovate nello zaino di un cinquantenne senegalese arrestato dalla polizia. Ci sono, poi, i nigeriani, i

gambiani e i camerunensi, particolarmente operosi nel settore. Molti quelli pagati per fare i corrieri ingerendo eroina o cocaina, avvolta in “ovuli”. Gli ultimi episodi (18 giugno scorso)sono stati rilevati a Bressanone (Bolzano) con una giovane nigeriana, proveniente da Monaco, arrestata dalla polizia con un chilogrammo di cocaina nello stomaco. Lo stesso quantitativo che trasportava, sempre con le stesse modalità, ancora una donna nigeriana bloccata dalla polizia stradale di Modena (16 giugno). Nigeriani anche quelli arrestati dalla polizia di Verona, sempre nella giornata del 16 giugno, dopo il rinvenimento nell’abitazione di marijuana e cocaina appena rifornite. Gambiani i due pusher arrestati dalla polizia milanese ai primi di giugno con diverse dosi di eroina e marijuana confezionate per lo spaccio. Gambiano anche il diciassettenne arrestato dalla polizia a Milano, nella zona della Stazione Centrale, con oltre due etti di marijuana confezionata in 42 dosi contenuta nello zaino.

Non mancano le “sorprese” durante lo svolgimento delle operazioni antidroga. Talvolta accompagnate da sconcerto come è accaduto di recente (23 giugno) quando gli agenti della squadra mobile di Frosinone hanno ammanettato un poliziotto della Stradale di Napoli bloccato all’uscita del casello autostradale dell’A1 con oltre 10 chilogrammi di hashish nel portabagagli della sua auto ( altri quantitativi di hashish e cocaina sono stati rinvenuti nella sua abitazione). Lo stesso sconcerto che, probabilmente, hanno  provato i poliziotti di Milano quando ( 20 giugno) non immaginavano di trovare nel corso della perquisizione domiciliare ad un insospettabile (incensurato) commesso di un negozio di calzature, ben 220kg di marijuana e 80kg di hashish da piazzare sul mercato milanese. Un mercato degli stupefacenti che, lo ripetiamo ancora, non ha attraversato mai un periodo di crisi mentre sono in “affanno” perenne ( per la vastità del fenomeno criminale e per le scarse risorse umane impiegate)  quegli organismi territoriali delle nostre forze di polizia addette alla repressione nello specifico settore.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).