Non sarà facile per Minniti, nuovo Ministro dell’Interno,cercare di recuperare posizioni sul fronte della sicurezza pubblica nazionale. Troppe e dannose le disattenzioni di Alfano che, finalmente, nel nuovo Governo, è stato destinato ad altro incarico dove c’è solo da sperare non faccia troppi danni. Nella politica estera, infatti, già siamo deboli. Minniti, politico particolarmente esperto e conoscitore del sistema sicurezza in tutte le sue articolazioni, può contare molto sull’attuale capo della Polizia, Prefetto Gabrielli, che, da pochi mesi nell’esercizio della delicatissima funzione e con un bagaglio di esperienze notevoli sia nella Polizia di Stato, nei Servizi Segreti, nella Protezione Civile, ha già dato prova di essere il funzionario  che serviva alla istituzione per ridarle slancio operativo e vitalità. Infatti, ha dimostrato, da subito, energia e decisione, già rilevate ( e apprezzate) nelle sue diverse visite alle questure e presidi di polizia sul territorio ( rare in passato, se non per motivi ispettivi), risolvendo anche spinose questioni logistiche, adottando provvedimenti severi e giusti con  immediati trasferimenti d’ufficio di alti dirigenti della polizia in servizio nella capitale per lacune organizzative riscontrate personalmente. Per non parlare della sua “tirata di orecchie” (fatta in occasione della recente inaugurazione del Commissariato di P.S di Librino, Catania) alla politica “dissennata” del passato ( che non ha prestato la dovuta attenzione alle ridotte e invecchiate risorse umane della Polizia di Stato) e alla sostanziale “bocciatura” dei  militari nei servizi di vigilanza nelle città (Milano, 7 dicembre). L’auspicio è, dunque, che terminata la “narrazione alfaniana” sulla criminalità sotto controllo nelle città e nei paesi, con i reati in calo ( valutazioni fatte su dati provvisori e mettendo da parte tutti  i delitti tentati come le rapine, i furti nelle case ecc…che tanta paura hanno determinato), il duo Minniti/ Gabrielli dia quella impronta di efficienza e rigore necessari al sistema sicurezza, rispettivamente sul piano politico e su quello tecnico-operativo, per riportare un minimo di tranquillità nelle case degli italiani. Tranquillità che, diciamolo chiaramente, ancora oggi non c’è affatto. Anzi, in questo scorcio di anno, coincidente con l’approssimarsi delle festività, solitamente si riscontra un incremento dei delitti predatori. I  “Predatori”, però, quando vengono arrestati dalle forze di polizia, spesso, tornano presto in libertà per rifare le stesse cose di prima. L’ultimo fatto è dell’11 dicembre scorso quando,a Ferrara, un ladro trentunenne è stato arrestato due volte in una settimana e subito scarcerato con il semplice “obbligo” di presentazione per la firma alla polizia giudiziaria. Sconcertante come gli episodi, drammatici, di chi rientra in casa o sta già tra le mura domestiche, magari riposando in camera da letto, e si trova faccia a faccia con i ladri che stanno rovistando nei cassetti. Anche in questo i fatti sono numerosi e, tra gli ultimi, citiamo quelli, sempre nella giornata dell’11 dicembre, accaduti a Latina dove una giovane madre con il figlio in braccio è rincasata e si è trovata davanti un ladro che già aveva svaligiato l’appartamento ( il secondo visitato nello stesso palazzo) e a Lucca, anche in questo caso con una donna “apostrofata” dal ladro che usciva dal suo appartamento visibilmente “seccato” per il rientro imprevisto della proprietaria. Non c’è pace neanche per chi va a pregare in Chiesa. Ne sa qualcosa l’anziana signora scippata, alcuni giorni fa, tra i banchi della Chiesa di San Timoteo a Termoli. Non va meglio a Formia (Latina), dove i ladri mettono a segno diversi furti in abitazioni e negozi, a Rimini, “martoriata” da un’ondata di furti ( 12 dicembre) con i cittadini che si organizzano per “difendersi”, a Modena, in particolare nella zona di Cognento, dove la gente, stufa dei furti organizza “ronde”, le stesse che hanno messo in campo i cittadini di Varazze e Cadibona (Savona) ed altre città dopo le ultime scorribande di ladri. Furfanti acrobati che “scalano” edifici arrampicandosi sui tubi di gas e sulle grondaie ( Genova, 14 dicembre), annodando lenzuola come funi (Pesaro, 14 dicembre). Fatti ancora molto gravi quelli accaduti il 18 dicembre a Trieste con una donna aggredita e rapinata nell’atrio di casa  e a Marghera (Venezia) dove un uomo è stato malmenato mentre era a letto e rapinato.Qualche volta va male grazie agli interventi delle Volanti della polizia che rischiano molto. Come è successo alla gang di albanesi, sospettati di una trentina di furti in appartamenti e catturati a Orio al Serio (Bergamo) dopo aver speronato una Volante e ferito tre agenti di polizia. Gente che, in un paese normale, dovrebbe restare in carcere per lungo tempo e, quindi, rimpatriata nel suo paese, definitivamente. La cronaca potrebbe continuare e intristire ulteriormente questo scorcio di anno che, tuttavia, vogliamo chiudere con un filo residuo di speranza, riservando una manciata di fiducia e di incoraggiamento al ministro Minniti e al Capo della Polizia Gabrielli per il non facile impegno che li attende per restituire un poco di tranquillità ai cittadini.

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).