Dal 2007 al 2016 le forze di polizia e le dogane, nel contesto delle migliaia di operazioni antidroga svolte, hanno sequestrato complessivamente oltre 612 tonnellate di stupefacenti con il maggiore quantitativo, 154ton, record assoluto, nel 2014. Negli ultimi cinque anni, poi, sono aumentati considerevolmente i sequestri annuali e anche nel 2017, alla data del primo agosto, siamo già a circa 65 ton di sostanze sequestrate complessivamente ( quindi verrà superato sicuramente il valore del 2016 quando si annotarono poco più di 71 ton di sequestri), di cui ben 52ton di marijuana. La conferma, dunque, che domanda e offerta di droghe non subiscono affatto flessioni. Tutt’altro. Hashish e marijuana continuano ad essere le droghe più richieste sul mercato con la particolarità che si è andata sviluppando una produzione interna di “maria” che integra quella di provenienza in gran parte dall’Albania e, in misura minore, dalla Grecia. Basti pensare che dal 2007 al primo luglio 2017 sono state sequestrate oltre 8milioni e cinquecentomila piante di cannabis ( esattamente 8.664.869, secondo i dati della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga), con il numero più elevato nel 2014 (4.122.619 piante).

Quest’anno, al trentuno luglio, ancora molte le coltivazioni individuate nei campi e nelle abitazioni private con la distruzione di 140.569 piante complessivamente. Se, ad agosto, c’era stata una brevissima pausa nelle attività di localizzazione di serre e coltivazioni di marijuana ( e, tuttavia, sono state scoperte e sequestrate ancora diverse migliaia di piante), a settembre, polizia di stato e carabinieri hanno ripreso con vigore questa attività di repressione. E i risultati non sono mancati. Il 14 settembre, nelle campagne di Oliena (Nuoro), agenti della polizia di stato, hanno individuato due piantagioni di marijuana mentre in un terreno alla periferia di Licata (Agrigento), sono state scoperte ben undici estese serre con il sequestro (record per la Sardegna) di circa 3 tonnellate di marijuana. Ed ancora, altre piante trovate dalla polizia in un terreno privato nel comune di Velletri, al confine con Aprilia, e a Udine, dove sono state sequestrate duecento piante in un campo di proprietà di due fratelli, di 21 e 19 anni, entrambi denunciati all’a.g. A volte sono gli stessi cittadini che collaborano segnalando situazioni sospette alle forze di polizia come, per esempio, è accaduto, alcuni giorni fa, nella provincia di Sondrio dove, in un bosco nella frazione di Campoledro, gli agenti, su segnalazione anonima,  hanno trovato diverse piante di “maria”, a Crotone, in località Cantoreto, dove tra rovi e canneti sono state trovate alcune centinaia di arbusti della cannabis e in contrada la Vaglia dove in un campo ben recintato sono state sequestrate 143 piante di marijuana curate da marito e moglie ( entrambi arrestati dagli agenti di polizia).

Nelle ultime ore, infine, a Castell’Arquato i carabinieri hanno arrestato un sessantenne che curava una serra con una trentina di piante. L’impegno, dunque, di polizia e carabinieri continua su questo versante anche se risuonano ancora nelle orecchie le dichiarazioni che ebbe a fare,  due anni e mezzo fa, il procuratore nazionale antimafia Roberti nella relazione al Parlamento sottolineando “..l’inadeguatezza di ogni sforzo repressivo (..) nel contrasto alla diffusione dei cannabinoidi (..) con il totale fallimento dell’azione repressiva”.Una politica più attenta finalizzata alla prevenzione e al contrasto delle droghe non sarebbe male e si eviterebbe di dover affrontare un fenomeno criminale quando ormai è diventato emergenziale, come capita spesso nel nostro paese ( come con l’immigrazione proveniente dalla Libia e i trafficanti di persone). Ma, forse, non è opportuno, oggi che si parla tanto di previsioni di aumento di Pil dell’1,5% nel 2017, toccare il tasto del narcotraffico italiano che contribuisce, vogliamo ricordarlo, insieme alla prostituzione e al contrabbando di sigarette, a quell’incremento di “ricchezza” del nostro paese.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).