Sul fronte del contrasto nazionale antidroga, il 2015 si è concluso con il sequestro, a dicembre, di poco più di 16 tonnellate di stupefacenti, in gran parte hashish e marijuana, una settantina di chilogrammi di eroina e poco più di un quintale di cocaina, risultato di 1.131 operazioni ( il numero più basso dell’anno e degli ultimi 15 anni) svolte dalle nostre forze di polizia e dalle dogane. Trapani è stata la provincia che ha registrato il record del mese nei sequestri di hashish ( operati in mare) con oltre 13 ton,  seguita da Roma con circa 462 kg, Frosinone (450kg di marijuana) e Napoli (192kg di hashish). Coltivazioni domestiche di cannabis continuano ad essere scoperte in molte città italiane (l’ultimissima è quella fatta dai carabinieri in una casa di Gragnano con una ventina di piantine ben coltivate nella serra casalinga). Il record dei sequestri di piante, effettuati nel mese di dicembre, stavolta spetta alla provincia di Torino (2.326), seguita da Potenza (872) e Lecce (230).

Nei sequestri di eroina Roma, con 19,88kg, ha annotato il maggior quantitativo, seguita da Varese (15,53kg) e Catania (2,88kg). Bolzano e Cagliari, invece, sono appaiate in testa nella graduatoria mensile sui sequestri di cocaina (entrambe con 13,04 kg) con Varese che segue (11,80kg) e Perugia in terza posizione (8,08kg).

Il “bottino” annuale degli stupefacenti eliminati dal mercato nazionale è, dunque, di oltre 80 ton. che, se notevolmente inferiore a quello del 2014 ( record storico con oltre 152ton, in gran parte derivati della cannabis), rappresenta sempre il quantitativo maggiore dei sequestri effettuati negli anni dal 2005 al 2012. Se, poi, si riflette sul particolare, non trascurabile, di come tale risultato sia stato conseguito con un numero di operazioni antidroga (18.227) molto ridotte rispetto al passato (mediamente erano intorno alle 22mila l’anno, già peraltro diminuite nel 2014 quando furono 19.449), si può ragionevolmente supporre un calo generale di attenzione investigativa nello specifico settore che si va rilevando negli ultimi anni. Periodo che, grosso modo, coincide con quello oggetto di studio della Confartigianato che, proprio in questi ultimi giorni, sulla scorta di dati Istat e Unioncamere, ha sottolineato come l’economia legale perdeva il 2,4% in termini di valore aggiunto, mentre il traffico di droghe, prostituzione e contrabbando registravano un incremento del 6,9% con un fatturato di oltre 16 miliardi euro. Che dire della evidente soddisfazione di chi vede il Pil nazionale crescere sbandierando la “ripresa” dell’economia nazionale ( senz’altra specificazione) come il frutto di “riforme strutturali fondamentali” e di sano pragmatismo politico? Una cosa che fa rivoltare lo stomaco. Ma tornando ai dati sui sequestri degli stupefacenti, se i derivati della cannabis sono sempre la “fetta” più consistente (oltre 63 ton. di hashish e 11ton di marijuana) e di maggior consumo interno, la cocaina con le 3,7ton è sempre piuttosto “gradita” dall’utenza, in particolare al centro nord del paese, insieme alle sostanze metamfetaminiche. Se Milano detiene il primato nei sequestri di pillole di ecstasy (più di 18mila sul totale nazionale di oltre 22mila nel 2015) e 5,2kg di amfetamine in polvere, Roma, con le oltre 3 ton di stupefacenti sequestrati complessivamente, è in cima alla classifica nazionale ( segue, da vicino, Milano con circa 2.840kg). Insomma, due “piazze” molto appetibili da mafiosi nostrani e manovalanza straniera ( sul totale di 25.503 persone denunciate alle diverse Procure della Repubblica per associazione, traffico e spaccio, 9.330 sono risultati stranieri).

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).