Se qualcuno aveva pensato che durante le festività natalizie trafficanti e spacciatori di stupefacenti avrebbero preso un periodo di vacanze sarà rimasto deluso. L’andirivieni di questi criminali è proseguito ininterrottamente con le sole giornate di Natale e Capodanno rimaste indenni dalle notizie sul punto. Naturalmente non ha avuto sosta neanche l’azione antidroga delle nostre forze di polizia che su questo versante, come su molti altri, è proseguita con il consueto impegno e con risultati significativi anche se, non  mi stancherò di ripeterlo sino alla noia, il fenomeno criminale è sostanzialmente incontrollabile. Così il 2016 stava terminando quando un marocchino, a Legnano, pieno di cocaina e geloso per un amico presunto ammiratore della sua compagna, è stato arrestato dalla polizia in preda ad una grave crisi psicotica. Nelle stesse ore del 29 dicembre,a Voghera, una ragazza di venti anni è stata ricoverata in gravi condizioni nell’ospedale San Matteo di Pavia dopo aver ingerito alcuni involucri di carta stagnola contenenti cocaina temendo di essere scoperta dalla polizia. Singolare scoperta quella fatta dalla polizia di Trieste in un’abitazione di una anziana signora che, pare a sua insaputa, custodiva un paio di trolley in un trasandato ripostiglio con due chilogrammi di cocaina e mezzo chilogrammo di marijuana. Sempre a Trieste, proprio in quei giorni di fine anno, veniva condannato per traffico di stupefacenti un cittadino afghano a capo di una gang di spacciatori connazionali ( quasi tutti richiedenti asilo!) individuata dalla polizia alcune settimane prima. A Padova, agenti della locale squadra mobile, ammanettavano intanto il “pusher della ketamina”, un giovane di ventiquattro anni sequestrando oltre a due chilogrammi e mezzo dello stupefacente anche  43mila euro che lo “studente” teneva nascosti tra i libri in casa. Non  sono mancati gli episodi di violenza. A Perugia, alla vigilia di Natale, un giovane sudamericano ha accoltellato, per motivi collegati allo spaccio, un tunisino “colpevole” di sottrargli clienti. La piazza dello spaccio, in tutte le città, come abbiamo più volte sottolineato, è nelle mani degli stranieri. Gambiano quello arrestato a Catania per spaccio di cocaina dai poliziotti delle Volanti dopo aver tentato di sottrarsi ai controlli a bordo di uno scooter risultato rubato; di diverse nazionalità gli spacciatori che stazionano in alcune stradine di Udine e che hanno portato alla esasperazione molti cittadini. Non potevano mancare i cinesi nel panorama delle droghe e così, ecco che a Torino, in due caseggiati di via Salerno e via Stradella, la squadra mobile scopre due piantagioni di marijuana, 160 piante, cui i proprietari degli immobili ( cinesi, appunto) dichiarano di essere all’oscuro e di aver affittato ad altro connazionale. Il 2016 si chiude con il sequestro di un quintale di hashish custodito in un garage di Spinaceto (Roma). Anche in questo caso il trentaseienne arrestato dalla polizia dichiara di non essere a conoscenza su chi poteva aver lasciato l’ingombrante carico. L’anno nuovo è iniziato con la gambizzazione di un tunisino avvenuta a Corsico per una vendetta legata allo spaccio di droghe, mentre il 2 gennaio, sulle autostrade all’altezza di Imola e a Marzabotto, in due distinti interventi, gli agenti delle polizia stradale arrestavano un marocchino e un albanese sequestrando due chilogrammi di hashish e 35 kg di cocaina. Ancora un albanese, acquirente, quello arrestato sempre dalla polizia di Perugia, insieme a due corrieri pugliesi provenienti dal Salento con oltre mezzo quintale di marijuana ( le coste pugliesi sono, da tempo, il grande approdo dei trafficanti albanesi). Il 3 gennaio scorso, è finito in manette uno spacciatore tunisino che era riuscito ad eludere i controlli della polizia scappando e rifugiandosi in un bagno di un bar dove è stato arrestato ( la droga è stata recuperata, con qualche problema, nella fossa biologica sul retro del bar). A Busto Arsizio, invece, la polizia ha interrotto gli “affari” che portavano avanti, da tempo “zia Maria” e figlia, sequestrano nell’abitazione oltre un chilogrammo di marijuana, hashish e tutto l’occorrente per il confezionamento in dosi. Il sequestro, il 5 gennaio, in un casolare nelle campagne di Fabbrico (Reggio Emilia), di 800 piante di marijuana e l’arresto di una persona, dovrebbero destare qualche preoccupazione negli organismi di polizia considerati i molteplici sequestri di serre di marijuana nell’ultimo anno. Insomma, anche l’anno appena iniziato non promette nulla di buono sul versante del consumo e dello spaccio di droghe.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).