Anche nel mese di marzo scorso, dunque, la marijuana si è confermata la droga più richiesta sul mercato. Infatti, sul totale di 10.975kg di stupefacenti sequestrati nel mese dalle forze di polizia su tutto il territorio nazionale ben 7.706kg sono state di “erba”, cui si aggiungono 2.567kg di hashish, 335kg di cocaina e solo 29kg di eroina. Il resoconto dei sequestri dei primi tre mesi del 2017, secondo i dati elaborati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dipartimento della Pubblica Sicurezza), è ancor più preoccupante sotto questo aspetto considerato che sul totale di circa 38 tonnellate di stupefacenti tolti dal mercato, oltre 31 ton. sono state di marijuana  ( e circa 6 ton. di hashish). Il volume dei sequestri è decisamente un buon indicatore di come questa sostanza sia particolarmente richiesta dai consumatori e tra questi da molti giovani e giovanissimi come testimoniano i numerosi fatti quotidiani di cronaca. Che sia una droga pericolosa per gli adolescenti è cosa nota e lo ricorda, per ultimo, l’Accademia dei pediatri americani che sulla rivista “Pediatrics” mette in guardia sui danni al cervello prodotti dall’uso della cannabis (cfr. sul punto il sito SIPAD, Società Italiana Patologie da Dipendenza).

Il grande canale di importazione della marijuana nel nostro paese continua ad essere il tratto di Mar Ionio che separa la Puglia dall’Albania. E’ da questo paese, come noto, che gruppi di  trafficanti, in combutta con connazionali e italiani della criminalità pugliese, trasportano ingenti carichi di marijuana. Così, lo ricordiamo, nel 2016, solo nelle quattro province di Bari, Brindisi, Lecce e Foggia, non solo nei porti ma anche lungo quelle coste, le forze di polizia hanno intercettato, in diverse operazioni antidroga, complessivamente oltre 20 ton. di marijuana sul totale nazionale di circa 31 ton. Trend che trova conferma anche in questo scorcio di 2017 dove, alla data del primo aprile,sempre  nei contesti provinciali innanzi indicati, sono stati effettuati i maggiori sequestri di marijuana per un totale di circa 5 ton. sul totale nazionale di 7,7ton. Dalla Puglia, poi, è abbastanza agevole smistare la droga in gran parte delle restanti regioni grazie alla presenza capillare di cellule di albanesi ( la relazione del 2016 della Direzione Investigativa Antimafia sottolinea questa presenza diffusa nel paese). La collaborazione della polizia albanese nello  specifico settore si mantiene sul livelli buoni grazie anche alla presenza a Skopje, da anni, di personale interforze italiano.

Tornando ai problemi di droghe in casa nostra, non può non destare allarme il sequestro mensile, record assoluto, a Verona, di 98kg di amfetaminici in polvere ( sul totale nazionale di 99,382kg). Dall’esame dei dati statistici della DCSA dal 2009 al 2016 ( in quest’ultimo anno circa 18kg) non vi è traccia di un sequestro di amfetaminici in polvere così rilevante. Credo che sul punto debba essere fatta una’attenta riflessione atteso che le amfetamine sono sostanze che aumentano la percezione di essere forti ( e questo può favorire gli atti aggressivi) ma anche la “dispercezione” dell’ambiente e della realtà in cui si vive. L’aggressività viene stimolata nel senso che basta uno stimolo di intensità minore perché ci sia una reazione violenta. Ed alcuni, anche recenti, episodi di violenza in cui sono rimasti coinvolti anche giovani debbono indurre ad una speciale attenzione.

Un altro indicatore di interesse si rileva dal numero di persone denunciate alla varie Procure della Repubblica dalla polizia giudiziaria nelle 2.232 operazioni fatte, per i delitti di traffico/spaccio: ben 2.913 nel solo mese di marzo di cui 2.175 in stato di arresto, 731 in stato di libertà ( 7 gli irreperibili). Si tratta, in termini assoluti, del secondo valore mensile più alto degli ultimi cinque anni dopo quello di 3.068 denunciati dell’aprile 2012. Se gli stranieri ( in molti casi ospiti di centri di accoglienza, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato) rappresentano sempre una porzione importante sul totale dei denunciati ( solo a marzo 1.109), la già folta schiera di spacciatori, in particolare, è andata aumentando negli ultimi tempi con persone insospettabili e impensabili ( mamme, nonni, bidelli, pensionati, qualche appartenente alle forze di polizia) come i fatti di cronaca testimoniano. La stessa cronaca ci ricorda,ogni giorno, che con grande facilità gli spacciatori, neutralizzati dalle forze di polizia con non poco impegno e rischi, vengono rimessi velocemente in libertà poche ore dopo gli arresti fatti. L’ultimo episodio è dell’8 maggio scorso, a Milano, nella zona di Bruzzano, dove la polizia ha “pizzicato” cinque spacciatori pregiudicati quattro dei quali rimessi in libertà dal giudice subito dopo la convalida dell’arresto mentre per uno il solo obbligo di firma presso un comando di polizia.

 

di Piero Innocenti
(Dirigente generale della Polizia di Stato a riposo, Questore in alcune importanti città italiane ha avuto una pluriennale esperienza nella Direzione Centrale per i Servizi Antidroga svolgendo anche servizio in Colombia come esperto).