Paolo Berretta

La comunità internazionale è impegnata nei lavori per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) e per la creazione di programmi di sviluppo sostenibile. Come parte di questi programmi l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite organizzerà nel 2016 una sessione dedicata al problema della droga a livello mondiale. Alti funzionari dell’ ONU hanno auspicato una maggiore attenzione alle attività di sviluppo di coltivazioni alternative in paesi quali Afghanistan e Myanmar, stretti dalla morsa dei signori della droga che ne hanno minato la pace, la sicurezza e lo sviluppo. A questo proposito, il Segretario Generale dell’ ONU, Ban Ki-moon, ha sottolineato l’importanza di aiutare gli agricoltori a sviluppare coltivazioni alternative col fine di stabilizzare i mercati e creare posti di lavoro dignitosi. Sullo stesso tema si è espresso anche il Direttore Esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), Yury Fedotov, che ha evidenziato i successi di UNODC nella lotta contro la droga, ma anche ribadito la necessità di aiutare le comunità a creare posti di lavoro ed infrastrutture per garantire la compravendita dei prodotti sul mercato legale. UNODC è attivo in Afghanistan, dove la coltivazione di papavero da oppio ha raggiunto un livello record nel 2013, in aumento del 36 per cento, e nella zona conosciuta come il Triangolo d’Oro, che include il Myanmar, dove la produzione è aumentata di quasi la metà dal 2012. Fedotov ha, infine, dichiarato che l’obiettivo deve essere quello di dare agli agricoltori ulteriori scelte, in modo che possano rifiutare il mercato illecito, e così vivere una vita basata ugualmente su equità e prosperità.

 

di Paolo Berretta
Health Communication Manager – ISS